Durante questi mesi ho provato a caratterizzare il concetto di “bellezza” pensando a come rappresentarlo in uno scatto, cercando di non esser troppo banale e ritrovandomi, poi, nel pieno delle banalità.
Da qui ho capito quanto le foto a tema ancora non incontrino il mio modo di fotografare; vivo la fotografia ancora come un istinto, un processo non programmato, una sensazione, una voglia di esprimere ciò che vedo in quell’istante.
E così, alla fine, come spesso accade, ho trovato più facile riguardare alcune mie foto per poi riconoscerci un tema, attraverso un lento processo di interpretazione del tutto personale.
E così volti, espressioni, opere d’arte, forme, animali, natura, oggetti, fotografati in diversi constesti, assumono magicamente, anzi semplicemente, i diversi significati di bellezza.
Ecco allora che diventa bellezza un fiore di rosmarino immortalato nell’attimo in cui cade…
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o due piccoli fiori secchi che sembra si stiano abbracciando…
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o dei boccioli di una pianta che mi evocano un canto corale
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o un piccolissimo cristallo di neve sopra uno stelo…
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o delle goccioline di pioggia su un vetro…
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o i colori di un fiore di borragine con i suoi aculei quasi invisibili…
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…l’eleganza sinuosa dei fenicotteri…
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…un intreccio di rami…
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…un rametto che sembra voler timidamente abbracciare questo bel fiore….
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Ci sono poi le bellezze nascoste perché non percettibili dall’occhio umano in quanto piccolissime o perché sempre in movimento, come questo macroglossum stellatarum
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o le bellezze istantanee, che nel momento stesso in cui le percepisci, realizzi che son già finite e che non si ripeteranno più
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C’è poi la bellezza di un’opera d’arte, che ti si può rivelare improvvisamente attraverso un semplice riflesso, colto casualmente camminando con lo sguardo verso il basso…
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O le bellezze nascoste, segrete, che attraverso un piccolo spiraglio ti lasciano sognare…
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Ciao e alla prossima…
Piero
Bella ricerca, le hai cercate un po’ tutte le possibili materializzazioni della bellezza che ci circonda. In particolare il macroglossum, pure essendo abbastanza bruttino di suo, secondo me coglie appieno (per me ovviamente) il tema in oggetto. Molto azzeccate anche le goccioline!
Ciao Piero!
Una serie con diversi spunti …
La macroglossum .. le pozzanghere che incorniciano meraviglie … la borraggine …
le mie tre preferite e che mi arrivano in modo efficace!
Un salutone
come hai ragione sul tema forzato e viva l’istinto! ma bisogna provarsi nella vita . mi piace molto la foto dei cristalli e bellissimi i fenicotteri
Si Piero il tema è un esercizio e in quanto tale ci da la possibilità di mettere a confronto la creatività e i diversi metodi d’interpretazione con cui ognuno di noi approccia o rappresenta uno stesso argomento. Mi piace macroglossum oltre che per la morbidezza dei colori anche per ciò’ che succede nella scena; a seguire cristallo di neve. Ciao P
Grazie amici per i commenti.
È sempre molto utile ascoltare le opinioni degli altri e conoscere le loro scelte; molto spesso, infatti, l’autore delle foto si affeziona ad alcuni scatti e perde di obiettività.
A me, ad esempio, piace molto l’ultima, “Bellezza nascosta”, forse perché è l’unica scattata pensando veramente al nostro concorso e per la quale mi sono dovuto ingegnare per non farmi notare. Ma questo lo sapevo solo io! 🙂
Belle. A me piace molto quella dei Cristalli. L’idea della bellezza nascosta è indubbiamente interessante.
Spaventosamente di parte voto per il riflesso e le goccioline 😀 però anche il rametto che abbraccia il fiore mi fà impazzire 🙂
@Pasqualina:
Per fare quella foto dei cristalli mi sono morto di freddo! 😀 😀
Peccato ( per fortuna) che a Roma nevica così di rado…
@Lory:
Beh, quelle goccioline hanno qualcosa di magico…
Ma sai che mentre scattavo non avrei mai immaginato il risultato finale?
Magie della fotografia, che ti permette di analizzare poi quello che non vedi durante…
Poi se ti dicessi cosa sono quei segni riflessi che sembrano averle animate…sono impazzito per capirlo! 😀 😀
Ciao Piero,
alcune considerazioni sull’affrontare il tema annuale. Sicuramente, come già detto d Pino, ci permette di cimentarci, essendo noi un circolo “abbastanza maturo”, sull’interpretazione di un concept ma non è necessariamente penalizzante per la sfera istintiva e creativa, soprattutto quando, proprio come quest’anno il tema ha un carattere anche molto intimo e personale
Ci invita a rappresentare la “propria bellezza”, non necessariamente studiata e composta a priori, ma anche riconosciuta nel mondo che ci circonda…insomma è come una sorta di invito anche a conoscerci meglio, ad indagare su tematiche che forse non ci siamo posti prima…un invito a rispondere a domande del tipo: ” ma cosa davvero è la bellezza per me?” e quando ne hai consapevolezza e la ritrovi (e la rappresenti con le tue foto) la sensazione va ben oltre di aver fatto un semplice esercizio o progettazione di un compito.
Ti ringrazio per aver dato lo spunto a queste condivisioni e spero che tu possa esserci alla serata del 9 Ottobre, in cui avremo modo di confrontarci ulteriormente.
A presto
Rosaria