Tema stimolante quanto impegnativo.
Non è facile riuscire a rappresentarlo senza esser banali.
Dopo aver fotograto le classiche sedie vuote, le tombe dei cimiteri e gli innumerevoli panorami desolati, alla fine ho scoperto che l’assenza può essere interpretata in tanti modi diversi e originali, come…
Assenza come voglia di assentarsi dal mondo circostante
![]() |
Assenza come assenza di una persona che non c’è più ma che portiamo sempre con noi, magari iconizzata in un orecchino
![]() |
Assenza come l’assenza di una sanità mentale (tutta da provare) rivissuta attraverso un’immagine forte e altamente evocativa
![]() |
Assenza come l’assenza di persone da un luogo normalmente affollato, come l’immagine quasi spettrale della stazione Tiburtina deserta
![]() |
Assenza come assenza di presenza
![]() |
Assenza come non presenza nel mondo che ti circonda
![]() |
Assenza come assenza di considerazione ai piedi di tanta presenza…
![]() |
Infine… l’assenza come l’assenza di persone attorno a sé, isolati nei propri pensieri
![]() |
Molto belle Piero, per contenuto e bn. Soprattutto quella con la signora con l’orecchino e la stazione Tiburtina deserta. Bravissimo 🙂
Bravo Pierluigi …..la mia preferita
Assenza come assenza di una persona che non c’è più ma che portiamo sempre con noi, magari iconizzata in un orecchino
Ciao Piero… ho visto le tue immagini in diretta e dal vivo e quindi sai benissimo che il ritratto con l’orecchino raffigurante un “caro” della donna che lo indossa, è la mia preferita. Ciao P
Concordo con la preferenza sul ritratto di donna con orecchino per il cancetto di Assenza/Presenza.
Per le altre apprezzo il tentativo di uscire da un’intepretazione meno didascalica..ma le trovo un pò deboli (anche se rafforzate dai titoli che hai accuratamente scelto 🙂 )
A domani
Ciao
rosaria