Eccomi qui anche io a pubblicare qualche scatto su “Vite Riflesse”. Tema complesso che dà adito a molte interpretazioni.
Ho visto le foto di chi mi ha preceduto nella pubblicazione, e ritengo essere interessanti e soprattutto ho notato che il tema è stato sviluppato in modi differenti.
Le immagini che propongo sono state scattate alla fine di Maggio in un luogo che conoscete bene, ma solo ora ho il coraggio di pubblicarle e sottoporle a Voi per un parere.
Il tema per come lo intendo è quello di rappresentare delle immagini in cui l’elemento uomo sia sempre presente attraverso i riflessi. In alcune il riflesso è immediato in altre meno. In quelle con la foto di Salgado ho voluto creare un gioco di riflessi degli indigeni e le foglie degli alberi, come esseri che aleggiano tra la vetegazione circostante.
Saluti
Cinzia
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foto belle come colori e linee, ma perchè ritrarre le persone di spalle?
magari uno sguardo, anche fortuito, incrociato con uno dei volti ritratti da Salgado, avrebbe potuto dare più significato alle foto… che ne pensi?
ciao
Guido
Guido,
condivido il tuo parere e credo che avrebbe fatto la differenza ma spesso ho difficoltà a fare quanto dici. In questo caso poi è stato anche più complicato di altre situazioni :-(.
Cinzia
Ciao Cinzia!
Vite riflesse 2 e 6 le mie preferite … in entrambe non ci sono persone reali e nella 6 mi piace molto come si sviluppa l’immagine dal grafismo di destra agli uomini, di una realtà fuori dal nostro tempo, rappresentati nella fotografia a sinistra con la transisione al centro mediata dagli alberi … insomma con molte aperture ad interpretazioni libere e nell’ambito del sogno!
Un salutone!
Paolo
ciao CINZIA…… le mie preferite sono la 5 dove si riflette il mondo attorno a noi, ….e la 9 la trovo più “forte” in quanto la porta in primo piano sembra aprirsi da un momento all’altro per farmi entrare in una realtà immaginaria.
Eccomi qua, diciamo che faccio seguire questo commento scritto al commento telefonico fatto non appena hai pubblicato l’articolo 🙂 Come ti dicevo questa Ara Pacis è stato teatro per molti per acquisire un po’ di scatti e devo dire che avendone fatti anche io ed avendo visto quelli di altri colleghi , come sempre è emerso che le nostre visioni sono poi cosi’ diverse. In ogni caso il luogo riserva molteplici soluzioni per questo nostro tema. Nel tuo caso oltre la versione in BN (il luogo la richiama…) ho visto che hai utilizzato un particolare trattamento del colore che in ogni caso contribuisce ad allontanare la nostra mente dalla realtà proiettandoci in quella piu’ esoterica del riflesso. D’accordo con BEN relativamente alla porta che chiaramente rappresenta un forte simbolismo associato a questo tema ed aggiungerei alle mie preferite vite riflesse 7 :gli “indigeni” sul lungotevere la dicono lunga ! Ciao P
Vi ringrazio per i Vostri commenti.
Ciao Cinzia,
condivido quanto già detto sulle immagini di spalle ed anche sulle nostre difficoltà..da fotografi non professionisti…la foto che preferisco è l’ultima perchè evoca l’ingresso in un’altra dimensione..anche quella della riflessione.
Sullo scenario della foto 7 con i volti degli indigeni con lo sfondo sul lungotevere forse si poteva ricavare di più magari con qualche presenza ulteriore che rimandasse maggiormente a vite differenti da quelle dei soggetti principali….ma capisco che non è sempre possibile attendere l’attimo o il “passaggio” migliore.
Bacioni e a presto
Rosaria